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Progetto Smart Farming: prove in campo per un servizio innovativo [VIDEO]

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Agricoltura di precisione sempre più protagonista e sempre più a servizio degli agricoltori. Noi ci crediamo fortemente e per questo abbiamo sviluppato da alcuni anni, in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza, il Progetto Integrato di Filiera “Smart Farming – CONSORZIO AGRARIO CREMONA”, Tracciabilità del prodotto per la sostenibilità e la competitività della filiera mais”. Si tratta di un accordo, ricordiamo, con capofila il Consorzio Agrario di Cremona, stipulato con aziende agricole produttrici di mais operanti nel comprensorio della Provincia di Cremona. Lo scopo è quello di creare, per il territorio di riferimento, un sistema di gestione a disposizione delle aziende agricole, utilizzando le tecnologie e strumenti dell’agricoltura di precisione. Ciò al fine di ottenere un approccio produttivo più sostenibile e migliori risultati, sia dal punto di vista economico (diminuzione dei costi a fronte di un incremento delle produzioni) sia ambientale (ottimizzazione nell’uso degli input agricoli e riduzione della loro immissione nel sistema agricolo ed ambientale) sia sanitario perché lo stesso consentirà l’introduzione di un sistema di tracciabilità delle produzioni rivolto all’ottenimento di un mais pulito da contaminazioni fungine  e quindi di maggiore qualità e sicurezza a partire dal campo di coltivazione.

Ebbene, nell’ambito di questo progetto, nei giorni scorsi i nostri tecnici del Servizio Agronomico in sinergia con quelli del nostro Servizio Macchine hanno effettuato una raccolta dati in due terreni dell’ azienda agricola Armando Zerbini a San Martino del Lago (Cr), località Villa Talamazzi, finalizzata alla realizzazione di una mappa di concimazione a rateo variabile. E’ stato impiegato un trattore New Holland T5.120 dotato di localizzatore satellitare in abbinata a due macchine della linea AGXTEND di CNH Industrial, il CropXplorer per l’analisi delle colture, con riferimento all’indice di biomassa e all’indice di fabbisogno di azoto, e il SoilXplorer, necessario per l’analisi della tessitura del terreno in relazione a: composizione, indice rWTC e profondità di lavorazione. GUARDA IL VIDEO 

Fig. 1 – I campi dell’ azienda Armando Zerbini utilizzati per le prove

Funzionamento generale delle attrezzature.

Il sensore CropXplorer utilizza una sorgente di luce attiva e misura la radiazione riflessa dalle piante. Sulla base di queste misure e dei calcoli dell’algoritmo, è possibile determinare immediatamente il tasso di azoto necessario e applicarlo con uno spandiconcime ISOBUS montato nella parte posteriore del trattore. CropXplorer utilizza un sensore ottico di misura per calcolare il tasso di azoto ottimale per le colture e supporta anche l’applicazione a rateo variabile (VRA) ma, naturalmente, le possibilità di impiego sono varie almeno quanto le colture agricole. Sulla base dei valori di misura utilizzati da CropXplorer, il sistema può essere usato anche per molte altre applicazioni, a prescindere dalla coltura e dalla varietà.

              figura 2 – CropXplorer

Campi di applicazione:

»» Fertilizzazione specifica con azoto;

»» Applicazione specifica di regolatori di crescita;

»» Applicazione di disseccanti in base alla biomassa;

»» Monitoraggio delle colture e scansione dell’assorbimento di azoto;

»» Fertilizzazione di base (in base alla mappa di applicazione).

figura 3 – SoilXplorer

Il sensore SoilXplorer, come sistema autonomo di misurazione della conduttività del suolo, raccoglie tutti i dati necessari a ottimizzarela gestione del suolo, quali la struttura del terreno, il contenuto d’acqua relativo e la compattazione del suolo. Non richiedendo alcun contatto diretto con il terreno, il sensore SoilXplorer è anche indipendente dalle condizioni meteorologiche e della vegetazione. Inoltre questo sensore è in grado di controllare in tempo reale la profondità di lavorazione nelle operazioni di dissodamento e regolare la quantità di seme (se collegato ad una seminatrice a dose variabile). Il sensore SoilXplorer emette un segnale elettromagnetico nel terreno, mentre quattro bobine ne misurano la conduttività a 4 diversi livelli di profondità. Quando il sensore è collocato a 40 cm sopra il terreno, i livelli sono i seguenti: 0–25 cm, 15–60 cm, 55–95 cm e 85–115 cm. Sulla base di un modello agronomico sono calcolati la struttura del terreno, il contenuto d’acqua relativo e la compattazione del suolo.

Funzionalità chiave:

»» Tracciati Soilzone per l’ottimizzazione delle mappe

»» Campionature del suolo più mirate, sulla base di criteri come la suddivisione in zone e la profondità

»» Profondità su interfaccia (D2I) per stabilire lo spessore dello strato superficiale del suolo

»» Struttura del terreno per documentare lo stato del terreno affittato all’inizio e al termine del contratto

»» Mappe di dissodamento per migliorare le relative applicazioni

»» Contenuto d’acqua relativo per migliorare la gestione idrica

Tipologie di mappature disponibili:

»» Contenuto d’acqua relativo (rWTC)

»» Profondità su interfaccia (D2I)

»» Strati del suolo

»» Applicazione dissodamento

Dati Raccolti

I dati raccolti tramite le applicazioni sopradescritte verranno poi elaborati tramite l’utilizzo di due software, uno per il SoilXplorer e uno per il CropXplorer e saranno utilizzati dal nostro Servizio Agronomico per creare mappe di prescrizione volte a dare notevoli vantaggi alla produzione agricola e a incrementare la redditività dell’azienda agricola e a ottimizzare le risorse che sceglierà di fornirsi di questo servizio. Durante le operazioni in campo è stato realizzato anche un video che sarà a breve pubblicato.

Per informazioni sul progetto e sul servizio: andrea.maffini@consorzioagrario.cr.it

Per informazioni sulle macchine utilizzate: lorenzo.bertoletti@consorzioagrario.cr.it

Di seguito alcune foto realizzate durante i test:

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