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Erba Medica
(Medicago sativa L.)

Erba Medica

Il processo produttivo

Nel 1997, sul mercato nazionale, comparve una miscela che rappresentava una razione completa per ruminanti, con la particolarità di contenere tutti gli elementi della razione ivi compresa la fibra lunga necessaria alla ruminazione.

L’erba medica fornisce un foraggio di ottima qualità. É stata ed è tuttora, una grossa innovazione nell’ottica di una sempre maggiore “industrializzazione” della produzione del latte.

Nel sistema di alimentazione del bovino da latte la necessità di avere una costanza alimentare, non solo come trinciato di mais ma anche come parte fibrosa, è sempre stata importante.

La possibilità di ottenere erba medica disidratata a fibra lunga con specifiche caratteristiche qualitative è stata ricercata anche con nuovi processi di disidratazione.

La disidratazione dell’erba medica effettuata con forni tradizionali è stata nel corso degli anni affiancata da tecnologie di trattamento diverse, con caratteristiche estremamente innovative, nell’intento di ottenere una qualificazione dell’erba medica, attraverso il rispetto di rigide regole di qualità nutrizionale della stessa.

A Cremona il Consorzio Agrario ha realizzato un impianto con queste caratteristiche. L’impianto di disidratazione è stato progettato come una sequenza inscindibile di macchinari agricoli che costituiscono un unico processo di essiccazione. 

La prima parte del processo di essiccazione artificiale vede il prodotto proveniente dal campo ancora allo stato verde, immesso in un cilindro rotante (tamburo) dal quale viene introdotto in una seconda sezione, che completa l’essiccazione.

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Tempi di raccolta
ridotti

Risulta ridimensionato il tempo necessario per raccogliere l’erba medica.

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Facilità
di essicazione

Le difficoltà di essiccazione che si riscontrano ad inizio autunno nella fienagione tradizionale, sono superate.

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Nessun rischio meteorologico

Le aziende sono svincolate dal rischio di esposizione del foraggio ad eventi meteorici e da tutte le complicanze che questo comporta.

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Riduzione dei tempi di esecuzione

Viene modificata e ridotta la tempistica sull’esecuzione di parte delle operazioni come la ranghinatura, con una notevole riduzione delle perdite meccaniche.

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Vantaggi
economici

Le aziende agricole evitano di dotarsi di un parco macchine decisamente oneroso.

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I risultati qualitativi e quantitativi sono la sintesi di quanto esposto fino adesso: la resa produttiva aumenta, il prodotto risulta più integro e qualitativamente più idoneo all’alimentazione animale.

Ottenere erba medica disidratata a fibra lunga con specifiche caratteristiche di standard qualitativo si può, oltre che dal campo, anche con appropriate tecnologie di disidratazione.

A questo tendono quei nuovi impianti che affiancano alla disidratazione tradizionale tecnologie innovative.

CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI DELL'ERBA MEDICA

L’erba medica è particolarmente adatta a tutte le specie erbivore. Da sempre considerata la regina delle foraggiere, dà la più alta produzione di proteine per ettaro di superficie coltivata.

Come prodotto disidratato, l’erba medica può arrivare ad una resa proteica di 2500 kg/ha. L’erba medica, in associazione a cereali, può rappresentare il 90% della razione alimentare di bovini anche ad altissimo livello di specializzazione.

La proteina di erba medica sfalciata prima della fioritura ha un altissimo valore biologico ed è adatta a tutte le specie erbivore. La fibra ha notevoli proprietà dietetiche e garantisce equilibrati apporti minerali, stimola le funzioni fisiologiche della ruminazione e contribuisce a mantenere un livello ottimale di ph sia nel rumine sia a livello intestinale.

L’erba medica è ricca di pectine, una frazione utilissima per tutto l’apparato digerente, che se ne avvantaggia migliorando l’assorbimento dei principi nutritivi durante la digestione.

L’erba medica verde è ricca di zuccheri ed acidi organici (malico, citrico, fumario), importanti per l’appetibilità del foraggio e per la stimolazione delle benefiche fermentazioni che avvengono nell’apparato digerente degli erbivori.

Dal punto di vista vitaminico, l’erba medica apporta diverse sostanze antiradicali liberi: beta-carotene, xantofilla e vitamina E.
Se correttamente coltivata, raccolta e conservata rappresenta un formidabile strumento dietetico in grado di migliorare la salute degli animali che la consumano.

Una corretta disidratazione è il migliore metodo per conservare questo foraggio. Vengono ridotte le perdite rispetto alla fienagione in campo ed i foraggi ottenuti mantengono una maggiore quantità di sostanze nutritive disponibili per l’animale. La medica disidratata risulta inoltre idonea anche da un punto di vista microbiologico, con una riduzione del rischio di contaminazioni fungine da cui si originano pericolosissime tossine.

20 anni

Presenza
sul mercato

90%

della razione
alimentare di bovini

2500kg/ha

Resa proteica
del prodotto disidratato

LA COLTURA

L’erba medica è una coltura ideale per i terreni alluvionali e profondi della pianura padana, dove può essere coltivata anche senza l’ausilio dell’irrigazione.

La sua coltivazione rappresenta, infatti, un’opportunità che, sommata ai vantaggi agronomici che la coltura fornisce, ha stimolato la sua presenza in molte aziende dalle quali era sparita da anni.

I vantaggi ottenuti dalla coltivazione della leguminosa sono innumerevoli e tra questi ricordiamo:

  • La funzione azotofissatrice grazie alla simbiosi con Rhizobium meliloti che, attraverso la capacità di utilizzare l’azoto atmosferico, evita l’impiego di concimi azotati e riduce il rischio di contaminazione delle falde da parte dei nitrati;
  • la mobilitazione dei nutrienti dalle zone profonde verso la superficie;
  • il miglioramento dello stato fisico del terreno dovuto allo stato sodivo;
  • l’aumento della sostanza organica e della fertilità del terreno;
  • la riduzione delle lavorazioni e di riflesso un notevole risparmio energetico.

L’erba medica per la sua notevole capacità competitiva e il periodico sfalcio ha un’azione rinettante verso la maggior parte delle erbe, impedendo la loro andata a seme. Presenta una notevole facilità d’inserimento in qualsiasi piano di rotazione, lasciando in uno stato favorevole il terreno per le colture che seguiranno.

L’erba medica necessita di poche lavorazioni ed in quanto specie poliennale può fornire decine di raccolti con una sola semina. Garantisce una grande efficacia antierosione e antidilavamento dei suoli, con una spiccata adattabilità a situazioni climatiche diversificate.

L’erba medica necessita di un limitato impiego di pesticidi, garantendo il minimo impatto ambientale. Infatti, per la rapidità del ciclo vegetativo della coltura, la probabilità di attacchi parassitari è ridotta al minimo e spesso risolvibile con lo sfalcio.

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