Un bilancio che valorizza investimenti, efficienza energetica e responsabilità verso territorio, filiere e comunità agricole.
Il Consorzio Agrario di Cremona pubblica la seconda edizione del proprio Report di Sostenibilità, un documento che racconta l’evoluzione di un percorso ormai strutturale, fatto di investimenti, innovazione tecnologica e attenzione alle persone e al territorio. Il report è costruito secondo gli standard internazionali di rendicontazione e conferma la scelta del Consorzio di puntare su trasparenza, qualità e responsabilità ambientale.
Il biennio 2023–2024 segna una fase di forte consolidamento. Gli investimenti complessivi superano i 25,9 milioni di euro, con interventi che hanno migliorato l’efficienza energetica, modernizzato impianti e rafforzato filiere strategiche. Risultati che hanno contribuito anche alla crescita economica: l’EBITDA aumenta del 9% e l’utile netto del 21%, confermando la solidità del modello cooperativo e la capacità del Consorzio di generare valore duraturo per soci e territorio.
Punti di forza: energia pulita, economia circolare e tecnologia al servizio delle filiere
Tra gli interventi più significativi spiccano l’ammodernamento degli essiccatoi, l’installazione di oltre 1 MWp di pannelli fotovoltaici tra gli stabilimenti di Cremona, Cavatigozzi, Ca’ d’Andrea e Asola e l’efficientamento degli impianti di produzione mangimistica. In particolare, il nuovo essiccatoio di Ca’ d’Andrea (CR) ha ridotto del 30% il consumo di gas metano, mentre le nuove caldaie del mangimificio hanno raggiunto un’efficienza del 97%.
Un altro tassello centrale è la linea di lettiere vegetali Nat&Cat, un esempio concreto di economia circolare. Le lettiere sono biodegradabili, compostabili e realizzate da sottoprodotti della filiera mangimistica. Il rebranding del marchio, presentato alla fiera Zoomark di Bologna, ha segnato l’avvio di un rilancio che coinvolge formulazioni, packaging e posizionamento commerciale.
Sul fronte della logistica sostenibile, è in corso la realizzazione di un raccordo ferroviario: ogni treno sostituirà circa 45 camion, con una riduzione diretta di traffico e emissioni.
Le persone al centro: formazione, sicurezza e inclusione
Il Consorzio conferma il proprio impegno verso i lavoratori. La forza lavoro femminile è oggi al 21%, con una presenza sempre più significativa in ruoli tecnici e di responsabilità. Crescono anche le ore di formazione e le iniziative dedicate alla sicurezza sul lavoro, identificate dagli stakeholder come tema prioritario insieme a etica, integrità e qualità dei prodotti.
Sul piano sociale, il Consorzio continua a sostenere progetti culturali e solidali, tra cui il programma Cremonensis-One Health, che finanzierà per 10 anni una cattedra universitaria in oncologia.
Gli obiettivi per il futuro: filiere tracciate, meno emissioni e più innovazione
Il piano industriale 2024–2028 pone al centro la tracciabilità delle filiere, la digitalizzazione dei processi e la crescita del progetto Lattogeno Farm, finanziato anche attraverso fondi PNRR. Un progetto che guarda a una zootecnia più efficiente e sostenibile, in grado di valorizzare la qualità delle produzioni locali.
Sul fronte ambientale, le priorità per i prossimi anni riguardano la riduzione delle emissioni, l’aumento della produzione di energia rinnovabile, l’evoluzione dei processi verso tecnologie sempre più connesse e a basso impatto e l’estensione delle pratiche di economia circolare.
Il Consorzio intensificherà inoltre il percorso di digitalizzazione, con sistemi di monitoraggio dei consumi, formazione continua sulla cybersecurity e strumenti gestionali che migliorano efficienza, tempi di risposta e trasparenza.
Un impegno che nasce dal territorio e guarda avanti
Con oltre 6000 clienti attivi, di cui molti sono soci, una rete di stabilimenti, filiali e centri di essiccazione distribuiti nel Cremonese e nelle province limitrofe, il Consorzio Agrario di Cremona conferma il proprio ruolo di riferimento per la comunità agricola. Il presidente Spoldi sottolinea nel report l’importanza di continuare a innovare senza perdere il legame con i valori cooperativi che da quasi 130 anni guidano l’azione dell’organizzazione.
Il nuovo Report di Sostenibilità racconta un modello agricolo che cresce investendo in tecnologia, tutela ambientale e qualità dei prodotti, con una visione chiara: sostenere le imprese agricole e costruire, insieme a loro, un futuro competitivo e sostenibile.


