Cremona   90 %   8.5 °C

ANTIPARASSITARI: IL PROBLEMA DELLE INFESTANTI RESISTENTI

Share Post:

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su email

Negli ultimi anni sono aumentate le segnalazioni alla nostra rete tecnica in merito a trattamenti erbicidi di post emergenza con esiti non soddisfacenti per l’azienda agricola. Fermo restando alcune cause di carattere ambientale non governabili (es. pioggia subito dopo il trattamento erbicida) o errate valutazioni da parte di chi effettua il trattamento (dosi di prodotto non adeguate rispetto allo sviluppo delle infestanti, volumi di acqua insufficienti a garantire una ottimale bagnatura, trattamenti effettuati con temperature troppo alte, etc.) è indubbio che in alcune situazioni ci si trova in presenza di infestanti che hanno sviluppato resistenza ai diserbanti. La resistenza agli agrofarmaci è “la naturale ed ereditabile capacità di alcuni individui, siano essi insetti, funghi o piante infestanti di sopravvivere ad un trattamento con agrofarmaci normalmente effettuato per il controllo degli stessi.”
Tenendo ben presente che la non corretta gestione delle infestanti presenti nei nostri campi rappresenta un aumento di costi per l’azienda agricola e non garantisce la certezza del risultato, è bene iniziare a lavorare in prospettiva per prevenire l’insorgenza di malerbe resistenti.
Il primo passo consigliato è quello di attivarsi per evitare che le infestanti presenti nelle stoppie dei cereali vadano a seme: in tal senso l’unica strada percorribile è quella di utilizzare prodotti sistemici come il glifosate, che se utilizzati alle giuste dosi di prodotto e quantità d’acqua (in base alla tipologia e alle dimensioni delle infestanti) possono dare ottimi risultati nell’abbattere drasticamente le popolazioni resistenti per evitare che l’anno successivo si possano ripresentare nell’appezzamento ancora più pericolose e dannose per la coltivazione.
Vi ricordiamo inoltre alcuni consigli per migliorare l’efficacia del trattamento con prodotto totale (glifosate):
• Utilizzare una quantità d’acqua adeguata (4 qli) con infestanti sviluppate;
• In caso di infestanti “difficili” aggiungere al glifosate un prodotto ormonico registrato;
• Aggiungere un coadiuvante (tranne che per Roundup Platinum/Max), per esaltare l’azione del glifosate;
• Leggere attentamente l’etichetta ed utilizzare le dosi massime con infestanti da rizoma o di difficile controllo (es.     gramigna).

Potrebbe interessarti anche..

Buona Festa della Mamma

Quest’anno per celebrare tutte le mamme, abbiamo scelto un’immagine colma di gioia direttamente dal “nostro album di famiglia”. Sì perchè la giovane e raggiante neomamma