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PIF: Consorzio Agrario Cremona, un esempio virtuoso

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Un’opportunità colta nel migliore dei modi. Questo ha rappresentato per il Consorzio Agrario di Cremona, le sue aziende e i suoi clienti, l’investimento compiuto grazie a Regione Lombardia, attraverso il PSR 2014-2020 (PIF, Piano Integrato di Filiera).

E’ un risultato particolarmente significativo: pochissime realtà del territorio lombardo hanno avuto la capacità di accedere al Piano Integrato di Filiera. Il Consorzio Agrario di Cremona ha raggiunto l’obiettivo: ha messo in campo competenze e progettualità, ottenendo un finanziamento importante, subito messo a frutto, a vantaggio dei Soci e delle filiere cremonesi. Riportiamo i contenuti dell’investimento compiuto dal Consorzio attraverso il PSR come esempio virtuoso di capacità di accedere alle risorse messe in campo da Regione Lombardia per l’agricoltura del territorio. Certamente un modello da seguire.

Con i 7 milioni di euro erogati con il progetto “Realizzazione impianto di essiccazione e stoccaggio Filiera mais “Smart Farming” il Consorzio infatti ha saputo implementare una nuova moderna linea di lavorazione/stoccaggio dedicata alla filiera Smart Farming per ottenere la massima tracciabilità e qualità del mais utilizzato nella produzione dei mangimi “Lattogeno”. Gli interventi hanno riguardato sia le strutture che le procedure produttive.

A beneficiare direttamente dell’operazione, anche la trentina di aziende maidicole che hanno aderito al progetto, ottenendo non solo contributi per l’acquisto di macchinari e tecnologie di precision farming (per un budget totale finanziato di circa 4 milioni di euro) ma pure una maggiore valorizzazione della materia prima conferita. Ovviamente, l’intera iniziativa si riflette positivamente su tutti gli allevatori clienti del Consorzio che, dal campo alla mangiatoia, possono così contare su una filiera sempre più di qualità e sempre più certificata.

L’esterno del mangimificio al Porto Canale di Cremona

In particolare, il mais conferito dai partecipanti alla filiera, è lavorato negli stabilimenti del Consorzio Agrario, situati a Casalmaggiore (arrivo e stoccaggio del mais verde delle aziende produttrici), Castelponzone (essiccazione, pulitura e stoccaggio) e al Porto Canale di Cremona (pulitura, lavorazione, confezionamento e stoccaggio prodotti finiti).

L’adozione di sistemi innovativi permette sia il conseguimento di una migliore pulizia e qualità del prodotto, sia di poterne seguire il percorso, fino all’utilizzo finale da parte delle aziende di bovine da latte del territorio, così da completare la tracciabilità iniziata in campo. L’obiettivo principale della filiera è ottenere un mangime sì tracciato ma anche impeccabile dal punto di vista sanitario (assenza di micotossine).

Le nuove selezionatrici ottiche e la nuova buca ricevimento merci al mangimificio

Le opere realizzate presso i siti del Porto Canale in Cremona e Casalmaggiore possono così riassumersi.

CASALMAGGIORE: COSTRUZIONE MAGAZZINO 870 MQ

CREMONA (PORTO CANALE):

1 – IMPIANTO DI RICEVIMENTO, PULITURA E MOVIMENTAZIONE PER IL MAIS ESSICCATO DELLA FILIERA, PROVENIENTE DAL SITO DI CASTELPONZONE(MAIS 2 IMPIANTI E MACCHINARI)

MAIS 2 – SELEZIONATRICI OTTICHE N.2

MAIS 2 – OPERE EDILI

ESSICATOIO INNOVATIVO PER LINEA FIOCCATURA 3

NUOVO COLLEGAMENTO DELLE TRE LINEE DI FIOC- CATURA ESISTENTI

REALIZZAZIONE NUOVA LINEA DI FIOCCATURA

TUNNEL DI CARICO PRODOTTI FINITI (TUNNEL 6 – IMPIANTI E MACCHINARI)

TUNNEL DI CARICO PRODOTTI FINITI (TUNNEL 6 – OPERE EDILI

Per quanto riguarda il sito di Castelponzone, il Consorzio ha provveduto ad investire, con fondi propri, in un impianto di essiccazione di nuova generazione, così come previsto dal programma di filiera approvato in sede esecutiva. A coronamento del progetto, è stato anche realizzato, in collaborazione con Abaco e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, un nuovo software di supporto alle decisioni (DSS) rivolto ai tecnici agronomici e agli agri- coltori per la coltivazione del mais con l’ausilio del precision farming. Il Consorzio Agrario Cremona che celebra quest’anno i suoi 125 anni di storia, ha voluto così mettere a disposizione dei suoi agricoltori un ulteriore strumento che va ad aggiungersi agli eccellenti servizi già offerti.

un test per il progetto Smart farming Cremona e l’essiccatoio di Castelponzone

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